Una pesantissima eredità per Cristiano Giuntoli
Il nuovo d.s bianconero prende un ruolo che alla Juventus è stato ricoperto da grandissimi del calcio
Cristiano Giuntoli alla Juve raccoglie una pesante eredità. E non ci riferiamo solo a quel che è chiamato a fare in una situazione sportiva ed economica complicata come quella attuale di casa Juve, ma anche al testimone che riceve da Cherubini e che in passato è stato detenuto da uomini che hanno fatto la storia del club, da Paratici a Marotta. Ma la lunga tradizione di direttori bianconeri che hanno scritto pagine indelebili nella storia di Madama (e del calcio italiano e mondiale) è lunga e attraversa vari decenni.
Dal 1970, infatti, la Vecchia Signora è stata sempre all'avanguardia ed ha avuto un manager sportivo doc, una sorta di plenipotenziario sulle questioni di mercato e di campo. In principio fu l'era di Italo Allodi, chiamato dalla famiglia Agnelli per ristrutturare la società che era reduce da un decennio negativo, senza vittorie. E Allodi fece da chioccia a un giovane presidente come Giampiero Boniperti, la bandiera delle bandiere che dal campo alla scrivania ha scritto le pagine più belle della storia bianconera. Ma non sipuò nemmeno dimenticare l'epoca della Triade Moggi-Giraudo-Bettega. Con Moggi in prima fila nel ruolo in questione.
Dal 1994 al 2006, la storia della Juve si è infatti indissolubilmente legata alla gestione di Luciano Moggi, alla suaseconda parentesi bianconera per il dirigente (già negli anni Settanta aveva fatto esperienza sotto la gestione di Allodi alla ricerca di talenti). A cavallo del 2000 Moggi ha portato la formazione bianconera sul tetto d’Europa e il club ad essere tra i più potenti sul mercato, fino alla famigerata inchiesta di Calciopoli che ha spazzato via una delle squadre più forti di tutti i tempi. Ma non la società bianconera, tornata poi a (stra)vincere 9 campionati di fila (record) con 4 Coppe Italia
