Tacchinardi parla del momento della Juventus

Tacchinardi ha concesso un’intervista al Corriere della Sera per parlare della Juve dopo la vittoria col Nantes

Tacchinardi parla del momento della Juventus

Tacchinardi parla del momento della Juventus 

Tacchinardi ha concesso un’intervista al Corriere della Sera per parlare della Juventus dopo la vittoria col Nantes e in vista del derby col Torino.

Ecco le sue parole.

 "Grande Di Maria, grandissimo. E da lui la squadra deve prendere la consapevolezza che può fare un finale di stagione importante. Ci sono dei giocatori ai quali ti devi aggrappare e l’argentino è uno di quelli.

Non è appariscente alla Ibra, per intenderci, ma è uno che diventa leader sul campo, tecnicamente. Detto ciò, per me è sempre stato un fenomeno.

Di Maria è un’ancora di salvezza, ma la squadra non deve pensare che tanto la risolve lui. Gli altri devono andargli dietro.

C'è differenza tra El Fideo e Zidane sono giocatori diversi, è chiaro, ma leader silenti e tecnici. Quelli che sanno cosa fare due ore prima degli altri.

Allegri non è difensivista piuttosto, un risultatista. Mi piacerebbe vederlo come faceva qualche anno fa, più arrembante. Ma certo non è un difensivista ed è un grande allenatore: uno che punta al risultato, e a volte si corre il rischio di impigrire la squadra. Per questo dovrebbe arrabbiarsi, come ha fatto a Nantes.

E ha fatto bene. Non capisco perché questa squadra non possa far girare il pallone con due marce in più: non bisogna accontentarsi sull’1-0 e martellare i giocatori.

Giocando ogni tre giorni, ci st che Kean giochi al posto di Vlahovic. Il ragazzo è maturato e se si allena bene è giusto abbia le sue chance.

Bremer lo vedo ancora fare il compitino, invece ha le qualità per cambiare il chip mentale e diventare il padrone della difesa"