Pirlo: tra passato e futuro

Pirlo in conferenza stampa come nuovo tecnico blucerchiato rivaluta dopo questi anni il suo lavoro alla Juve

Articolo scritto da: Redazione F.C.
Jun 28, 2023 - 19:00
Jun 28, 2023 - 20:36
Pirlo: tra passato e futuro

Andrea Pirlo, tecnico della Sampdoria, è intervenuto in conferenza stampa per rispondere a una domanda riguardo al suo passato sulla panchina della Juventus. Pirlo ha dichiarato: "Il mio lavoro in bianconero è stato sottovalutato? Non guardo al passato. Quello che è stato è stato e aiuta a guardare meglio al futuro. Sono concentrato a fare quello che devo fare con la Sampdoria".

L'ultima esperienza di Pirlo sulla panchina di un club italiano è stata il 23 maggio 2021 al Bologna, ottenendo la qualificazione in Champions League all'ultimo minuto e due Coppe per bilanciare la stagione. Andrea Pirlo è un caso particolare di allenatore che si è trovato subito a guidare la prima squadra, invece di iniziare con la seconda squadra.

Pirlo ha salutato la Juventus come un allenatore incompreso, a cui non è stato dato il tempo necessario per insegnare il suo calcio. Nel giorno della presentazione, il Maestro, soprannome che gli venne dato durante la sua carriera da giocatore, dichiarò: "La mia squadra dovrà giocare bene, e dovrà giocare sempre per vincere". Forse questo soprannome ha creato troppe aspettative nell'ambiente, perché la Juventus non è stata esattamente uno spettacolo di squadra (e di campionato), nonostante le problematiche dovute alla ridotta preparazione estiva a causa del Covid.

Alla Samp

Oggi, Pirlo fa ritorno in Italia come allenatore della Sampdoria, dopo una breve esperienza in Turchia con il Fatih Karagumruk. Non ha nemmeno completato la stagione con la squadra turca, venendo salutato a tre giornate dal termine del campionato. Il bilancio è stato di 33 partite, 11 vittorie, 11 pareggi e 11 sconfitte. Il club ha dichiarato: "Poiché non sarà possibile continuare nella prossima stagione, gli abbiamo dato il permesso di andarsene prima", seguito da ringraziamenti. È stato un addio insolito.

Di certo, Pirlo non è mai stato un amante delle chiacchiere. In campo, con tre dita pennellava arcobaleni. Fuori dal campo, ci sono coloro che elogiano le sue idee di calcio, a discapito dei risultati. Quindi, se a Bogliasco si aspettano conferenze stampa impetuose, ci si sbaglia di grosso.Sicuramente è bravo e capace di adattare le sue squadre in corsa a seconda delle esigenze, come quando alla Juventus passò a difendere a quattro, arretrando Cuadrado. Tuttavia, al di là dei dilemmi tattici, rimane un dubbio: "Ho fatto il mio lavoro", ha sostenuto Pirlo in una sfida molto delicata alla fine del suo primo anno da allenatore, e quindi perché l'esonero? "Questa avventura, nonostante un finale che non mi aspettavo, ha reso ancora più chiaro quale vorrei fosse il mio futuro", ha scritto su Instagram con il cuore deluso (e con il fedele Baronio al suo fianco).

Chissà se a Genova, dove lo aspetterà il duello con Gilardino, un altro campione del mondo, saranno così pazienti da permettere a Pirlo di esporre il suo calcio avveniristico, basato sul possesso palla e sul gioco d'attacco. È probabile che i tifosi blucerchiati si accontentino di vedere una Sampdoria di nuovo vincente, evitando brutte figure.