Nasce la nuova Juve: ecco le prime mosse

Oggi l’assemblea degli azionisti nomina il Cda, che si concentrerà sulla strategia difensiva nelle inchieste, sul controllo e sull'ottimizzazione dei costi e sulla modulazione del gruppo di lavoro

Nasce la nuova Juve: ecco le prime mosse

Oggi l’assemblea degli azionisti nomina il Cda, che si concentrerà sulla strategia difensiva nelle inchieste, sul controllo e sull'ottimizzazione dei costi e sulla modulazione del gruppo di lavoro.

A circa due mesi dalle dimissioni del presidente Andrea Agnelli e di tutto il Cda della Juventus, che ha compiuto il grande passo per permettere alla società di difendersi meglio alla luce anche delle divisioni interne, stamattina si insedia il nuovo Cda bianconero.

Sarà l’assemblea degli azionisti, riunita all’Allianz Stadium, ad eleggere i cinque membri di un Cda decisamente più snello del precedente e composto soltanto da figure tecniche, esperte di amministrazione, impresa e diritto. 

A partire dal nuovo presidente, il commercialista Gianluca Ferrero, e dal nuovo ad Maurizio Scanavino, uomini di fiducia di John Elkann, come lo sono Diego Pistone, fedelissimo del gruppo Fiat e figura operativa di garanzia nell’ambito della finanza, mentre Fioranna Negri, che vanta una carriera di lungo corso, è l’esperta dei conti e Laura Cappiello è l’avvocato esperto di diritto societario.

Un inizio subito importante per il nuovo Cda. Quarantotto ore dopo la nomina la Juventus sarà già nelle aule giudiziarie: a Roma il tribunale federale dovrà decidere se accogliere o respingere la richiesta di revoca parziale della sentenza di assoluzione del 2022 per le società, tra cui il club bianconero, coinvolte nel processo sulle plusvalenze.

Sarà solo la prima delle quattro battaglie giudiziarie (oltre a quella federale c’è l’inchiesta della Procura di Torino con l’udienza davanti al Gup Marco Picco fissata per il 27 marzo, quella della Consob e quella della Fifa) che Ferrero condurrà.

La strategia difensiva vede il club pronto a controbattere in maniera forte e decisa su ogni questione perché pensa e crede di aver operato nella maniera giusta sui bilanci (questione plusvalenze e manovra stipendi) e vuole dimostrarlo.

 A livello sportivo il primo compito è abbassare il monte ingaggi per arrivare alla sostenibilità economica: certi rinnovi onerosi non saranno più concessi, o si dovranno meritare sul campo, e Scanavino continuerà l’opera portata avanti già da Arrivabene e Cherubini. 

Si punterà sui giovani, che potranno dare linfa alla prima squadra ma essere anche merce di scambio o portare contanti in cassa per qualche colpo di mercato.

Si cercherà anche di ottimizzare il brand e trovare un nuovo sponsor di maglia: non dimentichiamo che Scanavino è entrato nel gruppo Fiat occupandosi di marketing e promozione del marchio.

L’accordo con Jeep, iniziato nel 2012-13 si concluderà nel giugno 2024 e, finora, non ci sono stati segnali di un possibile rinnovo