Morte Vialli, il cordoglio di tutti: dalla Juventus ai vertici del calcio

Gianluca Vialli era benvoluto e amato da tutti: lo dimostrano i moltissimi messaggi affettuosi che sono arrivati in seguito all'annuncio della sua morte.

Morte Vialli, il cordoglio di tutti: dalla Juventus ai vertici del calcio
Gianluca Vialli

Tutto era iniziato con il commovente striscione messo in mostra sulle tribune dello stadio in cui si è disputata Cremonese-Juventus: già si sapeva della malattia di Gianluca Vialli e del suo aggravarsi. Fino a oggi, quando dopo l'annuncio della sua morte sono fioccati i messaggi di cordoglio di chi lo ha conosciuto e apprezzato: dalla Juventus al Chelsea, il suo ultimo club come giocatore professionista. Che sui social ha pubblicato un messaggio breve ma denso di affetto: "Ci mancherai, riposa in pace". Anche Alex Del Piero, di cui Vialli è stato capitano in maglia bianconera, non ha potuto astenersi dal dedicargli qualche riga. Sul proprio profilo Instagram, citando Walt Whitman, gli ha scritto: "Nostro Capitano. Mio Capitano. Sempre. Ciao Luca".

La Sampdoria, suo club prima del passaggio alla Juventus, gli ha dedicato un lunghissimo comunicato stampa in cui si percepisce tutto il grande affetto che il club nutriva per uno dei suoi migliori attaccanti: "C’è già chi ti immagina tra Paolo e Vuja, felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio – come avevi deciso di chiamarlo – ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi. Un biglietto per la vita che, in fondo, valeva un po’ per tutti i tifosi della Sampdoria.

Di strada insieme ne abbiamo fatta parecchia, crescendo e cercando, vincendo e sognando. Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo. Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile, perché gli eroi son tutti giovani e belli e tu, da quell’estate 1984, sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore. Condottiero della Sampdoria più forte, in coppia là davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi.

Una percezione rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Proprio così: pur alzando trofei in giro per l’Europa con colori, tute e abiti differenti, Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta, nella salute e nella malattia. A Berna come a Göteborg, a Marassi il 19 maggio 1991 come a Wembley un anno e un giorno più tardi. O come ancora a Wembley ma nel luglio 2021: c’eravamo tutti in quell’abbraccio al Mancio, in quel pianto a dirotto che non dimenticheremo mai.

Non dimenticheremo i tuoi 141 goal, le tue rovesciate, le tue maglie in cashmire, il tuo orecchino, i tuoi capelli biondo platino, il tuo bomber degli Ultras. Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: sì, è stato amore, reciproco, infinito. Un amore che non morirà, oggi, con te. Continueremo ad amarti e adorarti perché – lo sai bene del resto – tu sei meglio di Pelé. E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai. Continuerà a brillare in quel cielo cerchiato di blu su cui tu, Luca, hai firmato per sempre. «Per chi?». «Per noi!». Alla moglie Cathryn, alle figlie Olivia e Sofia e a tutta la famiglia Vialli le più sentite condoglianze da parte della società".