Marchisio: "Non è che uno vuole difendere per forza la Juve"
Nel post-partita di Juventus-Atalanta, Claudio Marchisio ha parlato della situazione bianconera in diretta a Novantesimo Minuto. Ecco le sue dichiarazioni sul tema plusvalenze.

Ancora una volta, l'ex bianconero Claudio Marchisio ha levato lo scudo per proteggere la sua Juventus. Juventus che non va difesa per partito preso ma perché non dovrebbe essere l'unica a pagare per una prassi adottata anche da altri club. E soprattutto: per fare le plusvalenze bisogna necessariamente che ci siano due parti, non una sola.
Quando il club venne travolto dallo scandalo di Calciopoli nel 2006, il giocatore torinese restò fedele dal club e lo seguì in Serie B, in occasione della retrocessione.
Dopo la partita Juve-Atalanta, l'ex giocatore ha esposto il proprio punto di vista: “Le intercettazioni le abbiamo lette tutti, non è che uno vuole difendere per forza la Juventus. Spero che ci siano indagini anche altrove per capire se è stato fatto da una parte sola o no.
Le plusvalenze vanno sempre fatte in due, vediamo più avanti cosa verrà fuori. Manca un principio contabile delicato, quindi l’invito è che chi di dovere possa lavorare il prima possibile per togliere questa difficoltà che vediamo non solo in Italia ma anche in Europa”.
Ovviamente, Marchisio si augura che il disastro di Calciopoli non si ripeta più: "Mi auguro di no per il popolo juventino e per quello che si è già passato. Non è semplice, bisogna aspettare perché queste sono cose delicate e ci vuole del tempo per capire cosa succederà.
Oggi c’è molta tristezza nel rivivere questa situazione. La Juve adesso ha il campo con i 15 punti di penalizzazione, nel 2006 piano piano si è tornati su e si è ritornati a vincere".