Locatelli: "La penalizzazione ci ha toccato, ma nelle difficoltà escono gli uomini"
Manuel Locatelli ha parlato ai microfoni di Dazn raccontando questi duri mesi in casa Juve.

Manuel Locatelli ha parlato ai microfoni di Dazn raccontando questi duri mesi in casa Juve.
Il centrocampista della Juventus, Manuel Locatelli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Dazn all'interno del format 1vs1. Diversi i temi trattati dal giocatore ex Sassuolo, tra cui la penalizzazione in campionato. Di seguito le sue parole:
Da dove ripartire?
"Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento avuto, è la base, il mister ce lo dice. Così vengono fuori le qualità. Anche con l’Atalanta e la Lazio abbiamo fatto bene, se tutti noi diamo il massimo esaltiamo le qualità di tutti.DISCORSO IN CERCHIO A SALERNO – E’ una cosa che facciamo, Danilo mi ha detto che devo parlare. Ho detto solo cosa dobbiamo fare. Dobbiamo cercare di fare più punti possibili, non dobbiamo stare a guardare cose che non ci competono. Dobbiamo fare più punti possibili in campionato, andare avanti in altre competizioni. Ho solamente detto che non si può sbagliare l’atteggiamento".
Più leader
"Chiaramente fanno piacere le parole di Allegri, per diventare un giocatore importante non conta la singola partita o il singolo periodo. Il giocatore forte si vede in una stagione, bisogna essere costante in questo. Mi pongo l’obiettivo della continuità, sono felice e mi sento bene. Questo è quello che conta".
Penalizzazione
"Chiaro che quando subisci questa cosa, come tutti i tifosi, nello spogliatoio sono cose che toccano. Abbiamo parlato tra di noi, ci siamo scritti e ne abbiamo riparlato. E’ inutile parlarne, la società se ne occuperà e noi dobbiamo fare punti. Vederci lì non è bello ma dobbiamo fare punti. Le foto postate? Nei momenti di difficoltà escono fuori gli uomini, ci siamo ancora più uniti, dobbiamo dare il massimo per la maglia".
Discorso aziendalista
"Non credo sia questo, proprio una questione di ruoli. La Juve andrà sempre avanti. Giorgione e Leo ci hanno insegnato tanto, la società è davanti a tutto. Noi siamo pagati per far questo ed essere un esempio fuori. Dobbiamo fare bene sul campo, dare tutto e poi si vedrà".
Europa League
"É un obiettivo che abbiamo, andando avanti le partite diventano belle. E’ un obiettivo che ci siamo prefissati, questo è sicuro".
Sconfitta con il Napoli
"Osimhen mi ha scritto il giorno dopo e l’ho apprezzato. A Napoli abbiamo fatto una brutta partita, l’abbiamo rivista ed è stato un momento molto buio. In quell’episodio (cambio ritardato) c’è stata un po’ di confusione ma noi dobbiamo guardare avanti, ormai è andata. Questo dobbiamo fare. Chiaro che volessi uscire, non stavo in piedi".
Miretti e Fagioli
"Stanno andando bene. Io ci sono passato, quando se icosì giovane non è facile mantenere l’equilibrio mentale. Fai partite bellissime, altre meno… La Juve e il mister li difendono e li fanno crescere bene. Poi loro ascoltano, vogliono indossare questa maglia e crescono bene. Sono felice per loro".
Regista o mezzala?
"I moduli alla fine si possono cambiare, conta giocare e lo metto per primo. Abbiamo caratteristiche diverse tutti e tre, poi compete al mister come metterci. Io faccio il mio".
Ispirazione
"Che gioca ora? Casemiro".
Chi tifi a Sanremo
"Mengoni".
A chi ruberesti una caretteristica
"La magia di Di Maria. Umanamente il senso di appartenenza di Leo".
Goal più importante
"Doppietta alla Svizzera all’Europeo".
Allenatore che ti affascina
"De Zerbi".
Sogni da calciatore e uomo
"Champions e Mondiale, poi realizzarmi come padre e come famiglia. Penso sia il momento più bello di una famiglia, ma è bello anche il percoso fatto con mia moglie. Siamo emozionati. Non ho ansia, non dico la data ma succederà a Marzo. Non vediamo l’ora, è bello. Poi sono diventato zio, vedo mia sorella felice e i nostri figli giocare insieme. Nome? Saprete solo l’iniziale, non vi dico il resto".