La mossa di Allegri che ha rianimato la Juve: ecco la regola imposta alla squadra

Ha imposto ai calciatori di pensare solo al campo senza crearsi alcun alibi. E non solo: tutte le soluzioni che hanno fatto svoltare la squadra

La mossa di Allegri che ha rianimato la Juve: ecco la regola imposta alla squadra

Tutto si può dire di Allegri, non che sia parente di Schettino. Non c’è bisogno di nessun De Falco che gli urli di salire a bordo, perché neppure con l’acqua alle orecchie, neppure sbrindellato e disperato, mai e poi mai questo comandante si sognerebbe di scendere. Non lui. Non nel Paese dello scaricabarile, nel Paese dei capri espiatori, nel Paese che trova sempre un alibi per scantonare e riciclarsi subito con una nuova maschera. Lasciando ai maniaci compulsivi del genere Adani il gusto di impallinarlo sul piano del gioco, bisognerà pur riconoscere che simpatico o antipatico questo Allegri di ultimissima generazione si sta dimostrando comunque un qualcuno sul piano umano. Cosa sia la Juve oggi, come sia ridotta, cosa sarà verosimilmente dopo la centrifuga che l’aspetta, lo vedono tutti, anche le zie pugliesi e le sciure brianzole. Dire Juve per dire il disastro assoluto. Eppure là tra le macerie si aggira ancora un comandante Custer che non ha la minima intenzione di arrendersi, anzi, che proprio mentre gli tirano da tutte le parti trova la forza e l’orgoglio per esprimere il meglio di sé. L’Italia del gossip l’aveva lasciato piacione e dandy, playboy e sciupafemmine, con le sue cicliche comparsate sulle copertine del novellame duemila, avvinghiato come polipo a qualche sventola d’alta gamma, mai che gli capitasse fra le braccia una postina o la Littizzetto. Improvvisamente, nel fracasso generale del cataclisma Juve, ce lo ritroviamo in trincea, sulle barricate, o dove diavolo serve, unico e solo a tenere la bandiera, con il cognome più inadeguato che si possa immaginare per momenti come questo. Il termine più odioso e abusato delle mode lessicali, la resilienza, con Allegri trova la sua massima esplicazione nel concreto. Allegri spiega, Allegri rappresenta, Allegri nobilita la resilienza. Neanche la Juve inanellasse più cinque in Borsa tutti i giorni, neanche avesse più tredici in classifica al posto del Napoli, dallo sprofondo del suo meno quindici Allegri procede indomito e imperturbabile.

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