Juventus, la rinascita secondo Mauro: “Tirare fuori grinta e determinazione, dna del club”
In un'intervista rilasciata a TuttoSport, Massimo Mauro ha illustrato qual'è, secondo lui, la strada per far ripartire alla grande la Juventus.

Massimo Mauro è stato un giocatore bianconero e conosce bene il suo ex club. A proposito di come farlo rinascere ha la idee piuttosto chiare, come ha dichiarato a Tuttosport:
“Se io fossi nei panni dei giocatori della Juventus, non avrei questo tipo di
difficoltà mentale. I problemi sono seri, per carità, ma non sono della
squadra.
Anzi, il gruppo ha l’opportunità di ricompattarsi e tirare fuori finalmente una prestazione al cento per cento, tirare fuori grinta e determinazione, che sono marchi di fabbrica storici della Juventus. E che è ciò che è mancato in questo gruppo. Certi valori fanno parte del DNA di questo club".
Mauro accusa la società di aver scelto in modo poco mirato i giocatori, forse ebbra dei suoi 9 scudetti, e di aver privilegiato giocatori stranieri: "Rispetto al passato credo sia anche diminuito il livello tecnico.
E poi certo sono mancati grinta e determinazione: le questioni extracalcistiche possono essere la scusa buona per ritrovare questo spirito.
Sul concetto di juventinità c’è da dire che sono state fatte delle scelte in questi anni. Nove scudetti di fila forse hanno ubriacato qualcuno e magari fatto credere che i giocatori fossero meno importanti.
Ma poi sono loro ad andare in campo e avere un certo senso di appartenenza è importante. Servono gli elementi giusti e adesso vedere la Juventus con pochi italiani è strano.
Ci sono i giovani, certo, ma se nello spogliatoio la lingua più parlata diventa lo spagnolo o il portoghese, allora è tutto più difficile.
Non dico di chiudere le frontiere, per carità, però per anni la Juventus ha rappresentato l’ossatura della Nazionale e deve tornare a essere così: ripeto, il senso di appartenenza serve, l’attaccamento alla maglia non è solo una frase fatta".