Juventus, Gentile: «Il sogno Champions è sfumato»

L'ex difensore bianconero ha parlato ai microfoni Rai Radio 1 dopo la sconfitta della squadra di Allegri all'Olimpico di Roma.

Juventus, Gentile: «Il sogno Champions è sfumato»
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L'ex difensore bianconero ha parlato ai microfoni Rai Radio 1 dopo la sconfitta della squadra di Allegri all'Olimpico di Roma.

Claudio Gentile, ex difensore della Juventus e campione del mondo nel 1982, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica Rai Radio 1 soffermandosi sulla sconfitta dei bianconeri di Allegri contro la Roma. Di seguito le sue dichiarazioni: "Il sogno Champions per la Juve è definitivamente sfumato, era già un'impresa senza la sconfitta di Roma, dopo ieri finiscono a mio avviso tutti i sogni di gareggiare la prossima Champions.
Purtroppo quella di ieri è una sconfitta che brucia, perché è stata immeritata, la Juve ha preso tre pali, ha giocato anche discretamente, la Roma non è stata così superiore da battere la Juve.

Come si vive questo momento col -15 alle spalle?
"Sicuramente è un peso in più, è come se sei in mare e non sai dov'è la terra. La politica della società ha avuto un po' delle situazioni particolari, penso che questa penalizzazione abbia dato una mazzata all'ambiente juventino. Non sono fiducioso che verrà tolta questa penalizzazione, mi rassegno che questo sarà più o meno il finale di quest'anno per la Juve".

Questo Napoli è più forte di quello di Maradona?
"Fare i paragoni col passato è molto difficile. Sicuramente è la squadra più forte di questo campionato, con tanti giocatori giovani che sono andati oltre le loro potenzialità. Ma non si può paragonare col Napoli di Maradona".

Le difficoltà del ct azzurro Mancini:
"Ha ragione Mancini, ci sono pochi giocatori italiani che giocano nelle squadre del nostro campionato: 7/8 undicesimi sono stranieri, come facciamo a far crescere dei giovani che potrebbero essere magari il futuro del calcio italiano? Ha pochi giocatori disponibili per costruire una Nazionale. Sono vicino a Mancini, capisco le sue difficoltà a creare una Nazionale con giocatori di certo livello".