Juve-Allegri, un rapporto al capolinea

Si è fatto di tutto per far proseguire il rapporto tra la Juventus e Massimiliano Allegri, per fino un contratto lungo che lo lega ai bianconeri fino al 2025 sembrava intaccare un amore - il secondo - mai esploso. La domanda che molti tifosi bianconeri si pongono è come mai il tecnico toscano sia tornato lì dove era considerato un vate vincendoe convincendo anche i più scettici. La società aveva fatto una scelta ben precisa con la chiamata di Maurizio Sarri prima e Andrea Pirlo dopo. Il giochismo unito alla voglia di cambiare qualcosa non ha avuto la meglio sulla tradizione e l'ostracismo al quel "fu tanto bello" che non attiene più alla contemporaneità. Le parole di Szczesny, la poca propensione all'offendere di Federico Chiesa e l'ultimo baluardo dei torinesi ad ammainare la nave - leggasi l'annuncio di Leaonardo Bonucci. La dirigenza ha pensato per Max un ruolo da direttore tecnico ma prima bisogna trovare il successore; di nomi sul tavolo ce ne sono abbastanza ma due più di tutti sono rimasti in auge: Luciano Spalletti e Igor Tudor. A questo punto Allegri e la Juventus non potrebbero continuare insieme per molto tempo, neanche con una nuova mansione per l'allenatore. L'esonero comporterebbe uno stipendio in più da pagare, e che cifre, ma le dimissioni sembrano fuori discussione. La classifica parla in maniera diversa e racconta di un campionato che, seppur non esaltante, non rappresenta quanto fatto dalla Vecchia Signora. A fine stagione si tireranno le somme, ormai la stagione è andata...