Huijsen: «Nessuna intenzione di lasciare la Juve»

Parla Dean Huijsen, giovanissimo difensore olandese della Juventus Next Gen. In un'intervista che ha rilasciato al sito voetbalzone ha parlato anche della propria permanenza alla Juve.

Huijsen: «Nessuna intenzione di lasciare la Juve»

Parla Dean Huijsen, giovanissimo difensore olandese della Juventus Next Gen. In un'intervista che ha rilasciato al sito voetbalzone ha parlato anche della propria permanenza alla Juve.

Il ragazzo ha raccontato di essere stato oggetto del contendere tra Juventus e Real Madrid: "Non ne sono rimasto molto colpito. Sono un ragazzo tranquillo e cerco solo ciò che è meglio per me e per la mia carriera. Questo è quello che scelgo.

Un dirigente della Juventus è volato a casa nostra in Spagna. Ha raccontato la sua storia e qual era il loro piano per me. Poi sono andato a Torino con i miei genitori a vedere il complesso di allenamento della Juventus.

I miei genitori hanno avuto una serie di conversazioni con il capo dell’accademia giovanile del Real Madrid e ho parlato con quell’uomo una volta. Anche mio padre e mia madre sono andati a Madrid per vedere tutto lì.

Scelta Juve? Prima di tutto l’Italia è ovviamente molto conosciuta per i difensori. Pensavo di poter imparare molto lì e l’ho fatto. In Spagna giochi sia contro squadre amatoriali che professionistiche nelle giovanili.

In Italia è diverso: lì tutte le squadre sono professionistiche. Gli avversari erano di livello superiore. Questo è stato il mio pensiero per scegliere alla fine la Juventus".

Sugli inizi in bianconero: "All’inizio è stato difficile. I miei genitori ed io abbiamo poi vissuto in un hotel per sei settimane perché non riuscivamo a trovare una casa o un appartamento.

Gli allenamenti sono stati anche molto più duri di quelli a cui ero abituato e quando sono arrivato in Italia non stavo bene. Non è stato un buon inizio. Ma dopo due mesi mi sono e poi mi è piaciuto molto.

A poco a poco è migliorato anche l’italiano, il che mi ha reso più facile comunicare. Spagnolo e italiano sono un po’ simili e anche la cultura è simile. Questo mi ha aiutato molto ad adattarmi. Adesso parlo un italiano fluente".

Il difensore non tralascia nemmeno una breve parentesi sullo scandalo legato alla Juve e sulle sue possibili conseguenze: "Come giocatori, non ne parliamo affatto tra di noi. Anche per me non credo cambi nulla.

Nemmeno se il club retrocedesse in Serie B per una possibile sanzione. Supponiamo che accada davvero, allora potrebbe essere l’occasione perfetta per me per entrare nella squadra e poi giocare di nuovo in Serie A con la Juventus l’anno successivo.

Inoltre, in realtà sto molto bene qui. Penso quindi che non abbia senso cambiare squadra. Hanno un piano chiaro con me per quanto riguarda il passaggio alla prima squadra".

E' consapevole della propria qualità e precocità: "Ho iniziato con l’Under 17 e sarei passato all’Under 19 l’anno successivo, in questa stagione. In realtà ho fatto meglio del previsto all’inizio.

Ho giocato in Under 19 per sei mesi, ma da due mesi faccio parte dell’Under 23. Alla Juventus non era mai successo che un giocatore della mia età andasse in Under 23.

Sugli allenamenti in Prima Squadra: "È stato molto divertente ed educativo. Quelli sono giocatori che normalmente vedi solo su FIFA anche se ovviamente era ‘solo’ solo un allenamento. È stato davvero bello.

Con Paulo Dybala ho pensato davvero: Gesù, è davvero molto bravo. Sono tutti top player ovviamente, ma io affrontavo Dybala. Sono stato assegnato anche a difendere su Dusan Vlahovic e il loro attacco era composto anche da Federico Chiesa e Álvaro Morata. Quindi è stata piuttosto dura, haha.

Comunque, il suo rinnovo con la Juventus è prossimo: "Il prolungamento del mio contratto? Non è stato ancora firmato, ma abbiamo già concordato una data per iniziare a firmare. Quindi puoi davvero congratularti con me, sì.

Infine, sul futuro, il difensore ha le idee chiare: "L’intenzione è che io trovi il mio posto nella prima squadra la prossima stagione, o che venga affittato a un club di Serie A o B per fare minuti". Quando si dice il pragmatismo.