Greggio ha criticato pesantemente il -15 dato alla Juventus

Ezio Greggio, conduttore televisivo e grande tifoso della Juventus, ha parlato a Tuttosport, criticando pesantemente il -15 dato alla Juventus per il caso plusvalenze.

Greggio ha criticato pesantemente il -15 dato alla Juventus

Greggio ha criticato pesantemente il -15 dato alla Juventus

Ezio Greggio, a rilasciato un' intervista al quotidiano Tuttosport dove ha pesantemente criticato il -15 dato alla Juventus per il caso plusvalenze.

Ecco le sue parole:

«Come tutti gli juventini o la maggior parte, ritengo che si abbia avuto un po’ troppa fretta di punire la Juve. Non è stato dato il tempo alla difesa di portare le prove a favore.
 
Ritengo che le persone che avessero compiuto atti illeciti ne risponderanno nel caso e la società dovrebbe pagare amministrativamente dopo un giusto dibattimento. Ma la penalizzazione no: la Juve sul campo non ha avuto vantaggi. E quindi squadra e tifosi non meritano questa penalizzazione

 Sono rimasto sorpreso. Ci si aspetta sempre un atteggiamento super partes da chi giudica. Ho visto che poi nelle varie aree di competenza ci sono altre persone che, diciamo… non amano la Juve per altre dichiarazioni rilasciate. O hanno ricoperto seppur in un lontano passato ruoli dirigenziali in società antagoniste alla Juventus.

Ma il tifo non muta negli anni, si ama alle volte più la propria squadra della moglie! Questo non significa che (come hanno dichiarato i difensori della Juve) questi signori agiscano in malafede, sia chiaro, ma come abbiamo detto a “Striscia” per ragioni di opportunità chi si è esposto con giudizi negativi o offensivi su una società forse dovrebbe astenersi dal giudicarla.

Sempre e solo uno: “Forza Juve ora e sempre”. La Juve è forte in campo, è forte nel tifo di un popolo fantastico…un po’ meno negli amministratori.

E anche in questo momento di accanimento la Juve sta reagendo. Fare male alla Juve “di nuovo e ingiustamente” sarebbe fare male al calcio. Gli errori degli amministratori si devono far pagare anche pesantemente sul conto bancario di una società, non sul campo alla squadra e ai tifosi che non c’entrano nulla. Se accadrà, milioni di italiani a questo sistema non crederanno più».