Exor, la situazione Elkann-Agnelli e l’ipotesi liquidazione
L’importanza degli Agnelli per la Juventus va oltre la proprietà di una squadra di calcio e il terremoto che ha colpito i bianconeri vada oltre il fatto giudiziario. È una questione di famiglia, di equilibri interni, di immagine, di relazioni che dovranno essere sanate e ricomposte.

L’importanza degli Agnelli per la Juventus va oltre la proprietà di una squadra di calcio e il terremoto che ha colpito i bianconeri va oltre il fatto giudiziario. È una questione di famiglia, di equilibri interni, di immagine, di relazioni che dovranno essere sanate e ricomposte.
Secondo Il Sole 24 Ore, fonti vicino alla famiglia fanano sapere che ci sia tranquillità in questo momento tra Andrea Agnelli e John Elkann.
La Exor nell asset di proprietà della holding è divisa in rami da vari discendenti della famiglia ed è controllata dalla Giovanni Agnelli BV, la società olandese della quale possono essere azionisti soltanto i discendenti, divisi appunto tra vari rami, del senatore Giovanni Agnelli, nonno dell’avvocato Gianni Agnelli e Umberto e che a fine Ottocento fu tra i fondatori della Fiat.
Come scrive Calcioe Finanaza la Giovanni Agnelli BV ha la maggioranza assoluta (52,01% ma con l’85,44% dei diritti di voto) di Exor, la holding quotata che controlla le principali società del gruppo: da Stellantis a CNH, dalla Ferrari alla Juventus, passando per Iveco e GEDI.
John Elkann, nipote di Gianni Agnelli è il massimo rappresentante del ramo che fa capo all’Avvocato, è il primo azionista della Giovanni Agnelli BV, tramite la società Dicembre (in cui gli altri soci sono i fratelli Lapo e Ginevra) e in questa veste è il primo azionista dell’intero impero industriale.
Invece Andrea Agnelli, figlio di Umberto e massimo rappresentate del ramo che fa capo al fratello minore dell’Avvocato, è invece, assieme alla sorella Anna, il secondo azionista della Giovanni Agnelli BV.
Mentre i restanti rami della famiglia, i discendenti degli altri figli di Giovanni Agnelli, sono rappresentati in questo modo:
- Dicembre (John Elkann e eredi Giovanni Agnelli) – 38%
- Ramo Umberto Agnelli (Andrea Agnelli e Anna Agnelli) – 11,85%
- Ramo Maria Sole Agnelli – 11,63%
- Ramo Giovanni Nasi – 8,79%
- Ramo Laura Nasi-Camerana – 6,26%
- Ramo Susanna Agnelli – 5,11%
- Ramo Cristiana Agnelli – 5,05%
- Ramo Clara Nasi-Ferrero di Ventimiglia – 3,53%
- Ramo Emanuela Nasi – 2,58%
- Ramo Clara Agnelli – 0,27%
- Azioni proprie – 6,93%
Con questo riepilogo è possibile notare come dagli anni ottanta la guida operativa della Juventus, la proprietà invece è sempre stata in mano all’avvocato Giovanni Agnelli, sia passata a intervalli di tempo tra il ramo Giovanni e il ramo Umberto della dinastia.
Tornando ad Andrea Agnelli, oltre la presidenza alla Juve ha mantenuto altre due cariche di prestigio, tuttora stabili: è presente nel board di Exor ed è oggi l’unico esponente della dinastia che siede insieme a John Elkann nel board di Stellantis.
Ecco perche la ricollocazione di Andre Agnelli nel pacchetto azionario in Exor potrebbe causare dei risvolti che posso portare anche a uno strappo tra i due cugini e alla liquidazione da parte di Exor di Andrea. Anche se questa ipotesi è molto remota.
A questo punto la Juventus passerà per quanto riguarda la gestione operativa sicuramente nelle mani del Ramo Giovanni Agnelli, come dimostrano i pieni poteri dati a Maurizio Scanavino, appena nominato direttore generale del club.
Scanavino, al pari di Heywood, è uno dei più fidati manager di Elkann.