De Paola parla delle differenze tra Mourinho e l'inchiesta sulla Juventus
Il giornalista Paolo De Paola, nel suo editoriale per Sportitalia.com, ha parlato delle evidenti disparità di giudizio tra il caso Mourinho e l’inchiesta sulla Juventus.

De Paola parla delle differenze tra Mourinho e l'inchiesta sulla Juventus
Paolo De Paola, nel suo editoriale per Sportitalia.com, ha parlato delle evidenti disparità di giudizio tra il caso Mourinho e l’inchiesta sulla Juventus.
Ecco le sue parole:
«La Corte d’Appello federale è davvero un disastro. Come la FIGC, del resto. Per la Juve si decide subito sui -15, mentre per Mourinho è necessario un supplemento d’indagine. Non male. Forse non sbagliamo a ricordare che fu proprio Chinè a stabilire che la Juve doveva stare dietro la Roma. Quando si rimetterà mano a una giustizia sportiva a orologeria sarà sempre troppo tardi. Ci piacerebbe pensare che la Giustizia (appunto con la maiuscola) non pendesse da nessuna parte soprattutto per ragioni di tifo che non è affatto materia secondaria. Forse un’utopia in un Paese abituato a dividersi su tutto: sulla pandemia, sulla guerra, sui morti in mare».
De Paola parla delle differenze tra Mourinho e l'inchiesta sulla Juventus
Paolo De Paola, nel suo editoriale per Sportitalia.com, ha parlato delle evidenti disparità di giudizio tra il caso Mourinho e l’inchiesta sulla Juventus.
De Paola parla delle differenze tra Mourinho e l'inchiesta sulla Juventus
Paolo De Paola, nel suo editoriale per Sportitalia.com, ha parlato delle evidenti disparità di giudizio tra il caso Mourinho e l’inchiesta sulla Juventus.
Ecco le sue parole:
Ecco le sue parole:
«La Corte d’Appello federale è davvero un disastro. Come la FIGC, del resto. Per la Juve si decide subito sui -15, mentre per Mourinho è necessario un supplemento d’indagine. Non male. Forse non sbagliamo a ricordare che fu proprio Chinè a stabilire che la Juve doveva stare dietro la Roma. Quando si rimetterà mano a una giustizia sportiva a orologeria sarà sempre troppo tardi. Ci piacerebbe pensare che la Giustizia (appunto con la maiuscola) non pendesse da nessuna parte soprattutto per ragioni di tifo che non è affatto materia secondaria. Forse un’utopia in un Paese abituato a dividersi su tutto: sulla pandemia, sulla guerra, sui morti in mare».